Fare domande e leggere tra le righe

La vita di Kate viene improvvisamente stravolta quando le diagnosticano la SLA. Insieme al marito cercano un assistente a tempo pieno e si imbattono in Bec, una studentessa di college alle prime armi che ha risposto impulsivamente all’annuncio.
La scena ci mostra come in un colloquio di qualsiasi natura, è sempre importante “approfondire” il linguaggio attraverso le domande, per darsi “reciprocamente” delle opportunità…

 

GUARDA LA SCENA:

SPUNTI PER LA RIFLESSIONE:

Quando hai detto quel “minimo” a che cosa alludevi? 

Con questa domanda, apparentemente banale, Kate offre l’opportunità a Bec di spiegarsi meglio, descrivere dettagli e motivazioni che l’hanno spinta a presentarsi al colloquio e svelarsi nella sua umanità. 

Forse essersi presa cura della nonna malata non la qualifica per “competenze”, ma rivela quella sensibilità che Kate sta cercando. Saper leggere tra le righe significa essere in grado di cogliere i messaggi non espliciti e le intenzioni nascoste dietro le parole che qualcuno pronuncia. 

Questa capacità è cruciale in molti contesti, in quanto permette di comprendere le sfumature e le vere intenzioni di chi si ha di fronte. Facendo così, è possibile interagire in modo più efficace, sia nel caso di un colloquio di vendita, dove si cerca di capire le vere necessità del cliente, sia nel caso di un colloquio di selezione del personale, al fine di svelare qualità e abilità nascoste dei candidati.

Fare domande di approfondimento è necessario per una buona comunicazione, che vada oltre le apparenze e ci permetta di scoprire le vere opportunità. 

Tu offri l’opportunità ai tuoi interlocutori di spiegarsi meglio? Oppure tiri dritto alle conclusioni come il marito di kate? 

 

Qualcosa di buono” è un film del 2014 diretto da George C. Wolfe.

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MIGLIORA LA CAPACITA’ DI ASCOLTO DEL TUO TEAM

Uno studio condotto dall’Università della California ha scoperto che alcune scene di film possono stimolare l’amigdala, giocando un ruolo cruciale nella formazione della memoria e nell’elaborazione delle emozioni. 

Quando l’amigdala viene stimolata, diventa più attiva e i livelli di attenzione aumentano notevolmente. Selezionando attentamente le scene di film, possiamo quindi accendere la scintilla della comprensione e migliorare le nostre abilità di ascolto.

Ad esempio nella scena di Good Will Hunting, Robin Williams insegna a Matt Damon che non si può apprezzare pienamente la vita senza imparare a conoscere se stessi e ad ascoltare gli altri con autentica empatia.

Ma quali sono le implicazioni pratiche di questa scoperta? 

Come possiamo utilizzare le scene di film giuste per migliorare la nostra capacità di ascolto nella vita di tutti i giorni? 

La risposta sta nella scelta di scene che risuonano con noi a livello emotivo e psicologico. 

Ecco perché ti invitiamo a fissare una call per parlare più approfonditamente di questo fenomeno e capire insieme come migliorare le abilità di ascolto del tuo team  >>> PRENOTO UNA CALL ESPLORATIVA

Ci rivediamo in giro

Virginio


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